FERCAM Fine Art riporta alla luce i ritratti del Pio Albergo Trivulzio e degli antichi orfanotrofi di Milano.
FERCAM Fine Art riporta alla luce i ritratti del Pio Albergo Trivulzio e degli antichi orfanotrofi di Milano.
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FERCAM Fine Art riporta alla luce i ritratti del Pio Albergo Trivulzio e degli antichi orfanotrofi di Milano.

Nel corso dell’estate, FERCAM Fine Art si è occupata del trasferimento di 240 dipinti dal deposito del Pio Albergo Trivulzio al Museo Martinitt e Stelline. Grazie a tale operazione, questa preziosa risorsa storica è oggi finalmente disponibile alla fruizione da parte di ricercatori e studiosi.
FERCAM Pio albergo trivulzio
Il Pio Albergo Trivulzio è un’istituzione storica nel panorama socio-sanitario milanese, destinata all’accoglienza di anziani indigenti. Fondato nel 1766 per volontà di un nobile filantropo meneghino e da sempre destinato ad offrire ospizio alle persone meno abbienti, aprì le sue porte ai primi cento assistiti nel 1771. Da allora subì svariati ampliamenti e ristrutturazioni, per poi essere trasferito agli inizi del Novecento presso una nuova sede, quella ancora oggi esistente situata in via Antonio Tolomeo Trivulzio. Il Pio Albergo Trivulzio oggi è un Ente di Servizi alla Persona che raduna in sé anche la gestione dei due antichi orfanotrofi di Milano, i Martinitt e le Selline, attivi ancora oggi con numerose comunità per minori in difficoltà.

Negli oltre 250 anni della sua storia, l’ente ha avuto opportunità di accumulare un ricchissimo patrimonio artistico, storico e archivistico. In particolare, era uso sin dall’epoca della fondazione del Pio Albergo realizzare un ritratto di ciascun benefattore che effettuasse una donazione a supporto dell’istituto. FERCAM Fine Art è stata incaricata del trasferimento di una parte rilevante della collezione di ritratti dai locali del Trivulzio agli spazi del Museo Martinitt e Stelline.

"Non è stata una semplice operazione di trasporto: abbiamo intrapreso un processo di musealizzazione di queste opere", spiega Cristina Cenedella, Direttrice del Museo. "Prima questi dipinti erano conservati nel nostro deposito, inaccessibili, mentre ad oggi - grazie all’intervento fatto con il supporto di FERCAM Fine Art, sono fruibili dal pubblico. In particolare era nostra premura renderli accessibili a ricercatori e studenti, per i quali abbiamo in progetto di sviluppare una piattaforma didattica digitale dedicata". 

Sono state istituite due quadrerie, grazie alle quali su richiesta sarà possibile accedere ai dipinti per esaminarli, e alcune delle opere più significative sono state esposte nelle sale del Museo. L’attività del team Fine Art ha implicato anche l’affiancamento nella redazione di condition report, operazione importante ai fini del monitoraggio conservativo della collezione. Nel prossimo futuro i dipinti saranno sottoposti ad interventi di restauro e saranno oggetto di studi storici.

"Siamo molto soddisfatti della collaborazione con la squadra FERCAM, abbiamo riscontrato un’organizzazione attenta e grande precisione. Confidiamo ora nella possibilità che questo patrimonio di grande rilevanza storica possa destare maggiore interesse ed essere meglio conosciuto anche al di fuori della nostra istituzione", conclude la Dott.ssa Cenedella.