Biogas: il trasporto pesante con carburante organico è già realtà
Produrre LNG da fonti organiche rinnovabili, come nell'impianto Biogas Wipptal, significa trasformare un prodotto di scarto nell’opportunità di avvicinare già oggi il settore del trasporto su gomma ad obiettivi di maggiore sostenibilità ecologica
Ogni giorno, negli allevamenti di bestiame della Val d’Isarco vengono generati oltre 5000 quintali di reflui zootecnici. Lo smaltimento integrale sui terreni agricoli, come da tradizione, non risulta più sostenibile. Ma, nella difficoltà, 63 allevatori del territorio sono riusciti a cogliere la scintilla per innovare. Qualche anno fa viene fondata così la società Biogas Wipptal, che – in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, l'Università degli Studi di Torino, la cantina Tramin e l'azienda Zunhammer, dà vita al progetto LIFE-OPTIMAL2012. Obiettivi primari del progetto sono la riduzione dei nitrati per ettaro di terreno agricolo, la produzione di fertilizzanti di alta qualità per viticoltura e frutticoltura, la possibilità per gli allevatori aderenti di non dover ridurre il numero di capi di bestiame.
Come funziona il processo produttivo per la rielaborazione dei reflui organici?
Nei Masi, gli allevatori si occupano della raccolta di letame e liquami, che vengono portati presso l’impianto di lavorazione. Qui la materia viene fatta fermentare e il gas prodotto viene trasformato in energia elettrica e termica. L’impianto biogas ha la capacità di trattare 220 tonnellate di reflui al giorno, generando 22500 kilowattora ed energia termica sufficiente all’essiccazione del digestato. Quest’ultimo è destinato in parte alla concimazione dei pascoli, in parte (attraverso una successiva fase di lavorazione e la riduzione in pellet) alla fertilizzazione di vigneti e frutteti. Nel processo viene recuperata acqua, che viene purificata e riversata nel fiume Isarco. L’intero processo è monitorato da un software dedicato, a garanzia di alti standard qualitativi della lavorazione.
Ma il fertilizzante non è l’unico prodotto che può essere ricavato dalla lavorazione dei reflui zootecnici. Nel fermentatore, cuore pulsante dell’impianto, la biomassa introdotta viene trasformata in biogas, grazie all’azione di una complessa microfauna che decompone il substrato organico, convertendolo in materia gassosa ricca di metano. Per farne carburante, il CH4 allo stato gassoso deve essere quindi liquefatto, tramite raffreddamento a -164°C. Per limitare il più possibile la produzione di sostanze nocive, Biogas Wipptal ha scelto per la fase di raffreddamento di adottare un sistema innovativo, detto “metodo Sterling”, che consente di evitare l’utilizzo di additivi come l’azoto. Inoltre, i compressori impiegati per la liquefazione vengono alimentati unicamente dall’elettricità verde prodotta dall’impianto stesso.
Quali vantaggi grazie all’utilizzo del biogas?
Grazie alla produzione biologica è possibile ottenere un carburante neutro in termini di emissioni di CO2 e anche ridurre notevolmente la rumorosità dei mezzi. L’utilizzo per il traffico pesante su strada di Gas Naturale Liquefatto Biologico, prodotto da fonti naturali rinnovabili, permetterà di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, grazie a ridotte emissioni: 70% in meno di ossido di azoto, 99% in meno di polveri sottili, 90% in meno di HC.
FERCAM sostiene il progetto Biogas Wipptal per un traporto maggiormente sostenibile
Insieme a Transbozen e alla concessionaria IVECO per l’Alto Adige Gasser srl, FERCAM ha firmato nel settembre 2020 un accordo di partecipazione societaria a Biogas Wipptal, per sostenere l’apertura dell’impianto di rifornimento in Val di Vizze, al quale i camion in viaggio sull’asse del Brennero potranno rifornirsi. L’inizio della produzione di Biogas è previsto per aprile 2021. «Con l’impiego di Bio-GNL, che Biogas Wipptal produrrà nel prossimo futuro, il nostro obiettivo è di riuscire a trasportare le merci ad un impatto sull’ambiente ridotto quasi a zero. Questa è una delle iniziative che la nostra azienda ha intrapreso per contribuire attivamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di tutela ambientale stabiliti dall’ Accordo di Parigi nel 2015». afferma Hannes Baumgartner, AD di FERCAM.