Gender equality nella logistica, siamo ancora distanti dal traguardo?
Gender equality nella logistica, siamo ancora distanti dal traguardo?
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8 marzo 2021 - by: Camilla Bernardoni

Gender equality nella logistica, siamo ancora distanti dal traguardo?

Trasporti e logistica: è ancora un lavoro da uomini? Le statistiche dicono che per quanto da alcuni sia percepito in tal modo, il settore sta lentamente vedendo chiudersi il gap di genere. Per continuare a perseguire la strada dell’equità è necessario intervenire a livello culturale, costruendo per la nostra professione una nuova, più veritiera immagine

Gender equality nella logistica
Una donna che lavora nel settore della logistica e dei trasporti purtroppo rappresenta ad oggi un esemplare raro, seppur meno insolito che in passato. La presenza femminile nel settore è tuttora limitata, con una media che nel 2018 in UE si attestava intorno al 22% [fonte: Eurostat]: una percentuale ancora troppo lontana dal colmare effettivamente il divario occupazionale di genere. Tuttavia, il trend appare in progressiva crescita, anche grazie a realtà aziendali che stanno contribuendo alla costruzione di una nuova immagine per il nostro comparto professionale, portando alta la bandiera di valori quali inclusività e uguaglianza di genere.
 

Perché il tasso d’occupazione rosa è ancora troppo basso nel settore logistico?

Sin dall’infanzia, cresciamo associando determinati ruoli professionali, attività e persino materie scolastiche ad un genere piuttosto che ad un altro. Ciò avviene per ragioni di carattere storico-culturale, che influenzano la nostra percezione individuale di “normalità”. Pensiamo alla scienza, alla manifattura, all’industria: sono ambiti che più facilmente associamo tutt'oggi a figure maschili, inconsciamente. Allo stesso modo, si è soliti pensare alla figura femminile come più affine a materie umanistiche piuttosto che scientifiche o tecniche.

Le donne sono meno presenti nell’ambito della logistica, poiché sin da principio appaiono essere scoraggiate nell’intraprendere un simile percorso di studi o nel candidarsi in un comparto che nell’immaginario comune è associato a forza fisica, automezzi pesanti e carichi da maneggiare. E per quanto riguarda quelle che vi sono già impiegate, alcune faticano ad affermarsi e crescere, non perché siano meno dotate dei loro colleghi, bensì a causa di stereotipi che raccontano la mentalità maschile come più conforme a ruoli di leadership nel settore. Un’altra problematica, stavolta comune a differenti ambiti lavorativi, è causata dalla difficoltà nel trovare un equilibrio che permetta di conciliare vita lavorativa e vita privata, a causa di ritmi di lavoro talvolta particolarmente serrati.
 

Il falso mito che allontana la forza lavoro femminile dal mondo dei trasporti

Parlando di gender equality nella logistica e di percezione diffusa delle opportunità professionali in esso, c’è almeno un mito da sfatare. Molte donne escludono a priori la scelta di una carriera in questo settore poiché convinte di non possedere le competenze adatte, non conoscendo tuttavia nel dettaglio la varietà delle attività previste e delle competenze effettivamente richieste. Il settore della logistica va naturalmente ben oltre la gestione fisica delle merci, con operazioni di carico/scarico, di magazzinaggio o di trasporto, dalle quali in ogni caso il personale femminile non ha ragione di considerarsi escluso a prescindere.
Ci sono molte altre componenti operative tipiche della professione, altrettanto cruciali, quali ad esempio la pianificazione e l’organizzazione di viaggi e trasporti, il customer service, la gestione delle pratiche doganali, le attività di promozione e vendita del servizio... Incarichi che richiedono, oltre a competenze puramente tecniche, molte altre qualità: capacità d’ascolto e di organizzazione, empatia e comunicazione, pazienza e gestione dello stress, o conoscenza delle lingue, per citarne solo alcune. Qualità semplicemente impossibili da ascrivere ad un genere piuttosto che all’altro.
 

In FERCAM l’inversione del trend è pienamente in atto

FERCAM è una delle aziende nel settore logistica e trasporti in cui negli anni la percentuale di personale femminile è progressivamente incrementata, il che ha permesso di limare sempre più la disparità uomo-donna che caratterizzava la tendenza diffusa del passato. Riconoscendo la diversità di genere come un arricchimento, ci si è infatti impegnati nel garantire equità ed inclusività in ogni contesto aziendale.
L’ultima indagine di clima “Great Place To Work”, che ha previsto la distribuzione in Italia di un questionario a tutti i dipendenti nel settembre 2020, riporta a questo proposito un dato molto significativo: il 72% dei rispondenti ha dichiarato che in FERCAM le persone vengono trattate in modo imparziale, indipendentemente dal sesso. Ogni individuo, infatti, è considerato, valutato e premiato unicamente in base alla prestazione lavorativa.

In FERCAM le donne rappresentano una presenza solida, soprattutto nei reparti Ricerca e Selezione del personale, Formazione, Qualità e ambiente, Amministrazione o Bilancio. E ci sono particolari nicchie professionali quali ad esempio la nostra Business Unit Fine Art, dove la prevalenza di figure femminili è una costante da diversi anni. Anche in termini di recruitment, la risposta dall’esterno è molto buona: ci sono sempre più donne che presentano la propria candidatura, anche per i ruoli di carattere più operativo o tecnico.

FERCAM Austria rappresenta a questo proposito un ottimo esempio: con una percentuale d’occupazione rosa pari al 53,7%, vede quindi una situazione di predominanza femminile! È bene qui sottolineare che un numero particolarmente elevato di donne si trova anche a livello dirigenziale, nei reparti di Contabilità, Finanza, Vendite, Gestione, Formazione e Risorse umane. Spicca in particolare la nostra Filiale di Brunn am Gebirge, dove la quota femminile nel ruolo di Dirigente è pari all’83%!
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