
Appare del tutto evidente che sistemi diversi di vendita e nuovi canali distributivi farebbero fatica ad emergere senza una adeguata
struttura logistico distributiva. Più che una adeguata struttura logistica distributiva servirebbero più sistemi logistici distributivi, perché è evidente che, anche se si tratta di una stessa merceologia, questa è difficilmente integrabile nella stessa organizzazione logistica vista l’eterogeneità dei beni e dei canali distributivi. La sfida ora è quella di affrontare un mercato in crescita, in cui la logistica sarà chiamata ad esercitarsi non solo sul paradigma dell’efficienza, ma anche riscoprendo la sua capacità di supporto allo sviluppo di nuovi mercati e di nuovi servizi. In questo senso, la principale sfida per le aziende è quella della
multicanalità, che rappresenta un'importante opportunità di sviluppo di fronte a una trasformazione ormai ineludibile dei comportamenti del consumatore attraverso l'
e-commerce. Di conseguenza gli operatori logistici più strutturati si sono attrezzati per fornire un servizio multi canale distributivo e multi prodotto integrabile con il cliente a seconda delle sue specifiche esigenze logistiche, identificando quattro reti distributive: (vedi schema)
- canale B2B groupage dove non è fondamentale la consegna espressa ed è possibile attuare politiche green;
- canale B2B e B2C parcel, dove viene richiesta una consegna nelle 24 ore.
A questi due canali maturi se ne sono aggiunti altri due nuovi e precisamente:
- canale B2C parcel custom: consegne a privati con attività particolari come disimballo merce, verifica integrità del contenuto, test di funzionamento e dove la velocità di consegna è secondaria rispetto agli elevati standard relazionali richiesti;
- canale B2C con montaggio, per consegne a privati con montaggio e installazione, gestione del RAEE, ritiro e smaltimento del prodotto usato
Tabella: Le nuove reti distributive