FERCAM Fine Art partner logistico per l’esibizione di Jago
FERCAM Fine Art partner logistico per l’esibizione di Jago
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FERCAM Fine Art partner logistico per l’esibizione di Jago

Con un’operazione di trasporto mozzafiato, nel corso della quale le opere scultoree di maggiori dimensioni sono state introdotte dalle finestre del secondo piano dello storico Palazzo romano, i tecnici esperti della Business Unit Fine Art di FERCAM hanno messo a disposizione il loro know how per la mostra personale di Jago.

FERCAM Fine Art partner logistico per l’esibizione di Jago

È stata inaugurata lo scorso sabato, 12 marzo, presso Palazzo Bonaparte a Roma la mostra “Jago. The Exhibition”. Confermandosi partner di fiducia dell’artista, FERCAM si è occupata del trasporto in sicurezza delle opere protagoniste dell’esposizione prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio e curata da Maria Teresa Benedetti.
 
Le operazioni hanno avuto inizio nel mese di febbraio con le attività di ritiro delle opere collocate in svariate sedi espositive sul territorio italiano. Di particolare rilievo le manovre legate alla movimentazione dell’opera Figlio Velato, precedentemente esposta presso la Cappella dei Bianchi nella Chiesa di San Severo Fuori le Mura a Napoli, e della Pietà, la cui installazione nella Basilica di Santa Maria in Montesanto FERCAM Fine Art aveva curato lo scorso autunno. Le opere destinate ad essere collocate nella nuova sede espositiva sono state temporaneamente conservate nel caveau di massima sicurezza di cui FERCAM dispone presso la propria sede romana.

 
Tonnellate di marmo entrano in volo dalle finestre

Nella meravigliosa cornice dello storico Palazzo, con vista suggestiva sull’Altare della Patria, Arthemisia ha organizzato con grande sensibilità ed expertise una mostra antologica interamente dedicata all’artista, esponendo tutte le maggiori opere realizzate ad oggi. Le attività di trasporto a cura di FERCAM in qualità di partner logistico, si sono svolte tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo.
 
Per la movimentazione dei grandi marmi è stato indispensabile avvalersi di un’autogru: tramite il suo braccio, nel cuore della notte, le casse sono state sollevate ad una spettacolare altezza di oltre 10 metri dal suolo. «L’opera che sapevamo ci avrebbe riservato maggiori sfide nella movimentazione era la Venere, poiché protetta dalla cassa più alta, da movimentare in posizione verticale e come le altre sculture di grandi dimensioni da introdurre tramite le finestre del secondo piano, con precisione millimetrica», spiega Chiara Prisco, Responsabile FERCAM Fine Art. «Ogni movimento è stato progettato secondo calcolo meticoloso e viene eseguito con estrema cautela. In questi casi lo studio e la pianificazione sono essenziali, ma la nostra vera arte è la flessibilità: bisogna sempre essere pronti a reagire alle circostanze e alle esigenze contingenti, trovando ove occorra nuove soluzioni e riadattando i piani».
 
Mentre le casse entrano dalle finestre, Jago fa la spola tra il piano strada e le sale d’esposizione, a tratti fermandosi ad osservare rapito le attività di sollevamento. «Il rischio è anche opportunità di evoluzione. Ma ho piena fiducia nella competenza di chi sta effettuando questo trasporto, è una grande emozione vederli di nuovo al lavoro», commenta sorridendo.
 
Una volta trasportate tutte le opere al secondo piano, la squadra di tecnici Fine Art si è dedicata alla movimentazione e all’allocazione delle opere lungo tutto il percorso di mostra, collocando con attenzione sui piedistalli disposti nelle sale le varie sculture e predisponendole così per la fruizione da parte del pubblico.