Gondrand riporta al Duomo di Orvieto le “sculture in esilio”.
Gondrand riporta al Duomo di Orvieto le “sculture in esilio”.
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FERCAM riporta al Duomo di Orvieto le “sculture in esilio”.

Un team di esperti del dipartimento Fine Arts di Gondrand by FERCAM ha gestito il trasferimento del gruppo scultoreo dell'Annunciazione realizzato nel 1603 da Francesco Mochi e rimosso dal duomo di Orvieto nel 1897. Oggi, dopo quasi 120 anni, le statue sono tornate nel Duomo di Orvieto. Un'operazione che ha richiesto tecniche speciali e un team dedicato.
Con questo evento così importante, Gondrand scrive un pezzo di storia, riportando nel Duomo di Orvieto il gruppo di statue dell'Annunciazione. Il team Fine Art di Gondrand by Fercam ha da poco concluso con successo il trasferimento delle prime due sculture dell’Annunciazione. Infatti, dopo 120 anni dalla loro prima movimentazione, l’Opera del Duomo di Orvieto, ha finalizzato l’attuazione del ritorno delle sculture nel luogo di origine dove il loro artista ne aveva immaginato la vita. Le restanti movimentazioni si svolgeranno in più momenti dilazionati, durante l’anno. 

Tecnologia innovativa antisismica

Per garantire la stabilità e la sicurezza delle sculture per terremoti fino al 4° e 5° grado della Scala Mercalli, sono stati posti dei dissuasori sismici su ognuno dei basamenti. L’utilizzo di questa innovazione ha reso necessario un intervento di posizionamento delle sculture dall’alto, complicando maggiormente l’attività di posizionamento delle sculture. Il team specializzato di Gondrand ha quindi deciso di intervenire con una tecnica di scivolamento e discesa sculturale, già in precedenza applicata ad altri progetti complessi.

Tecnici esperti e attrezzature speciali

Per una movimentazione così delicata sono stati necessari tempi lunghi, mente lucida, silenzio e attento calcolo geometrico. Un team di 8 Tecnici Fine Art esperti, due gru per uno sbracciamento di oltre 18 metri, un pavimento di masonite e legno massello, casse rinforzate in metallo, cinghie morbide per l’imbragatura, porta Gantry, ponteggio a sbalzo, carrelli e tavolette saponate: questi sono solo alcuni dei dettagli delle emozionanti movimentazioni.

Un tragitto di poco più di un chilometro ha tenuto Orvieto con il fiato sospeso. Un corteo storico attendeva l’arrivo delle sculture. E un vociare silenzioso si è diffuso nel Duomo, mentre i nostri tecnici liberavano l’Angelo e la Vergine, dima dopo dima, attestandone le condizioni con la responsabile del restauro delle sculture.

Francesco Mochi: lo scultore dell'Annunciazione

Il famosissimo scultore Francesco Mochi, uno dei primi iniziatori dello stile Barocco, nel 1603 espletò una delle più importanti commissioni della sua carriera, per conto dell’Opera del Duomo di Orvieto: la creazione del gruppo scultoreo dell’Annunciazione. Due sculture, l’Angelo e la Vergine, in finissimo marmo bianco brillante, che raccontano l’emozione e la tensione del loro incontro, in un maestoso gioco di dinamismo e staticità.

Le due statue, insieme ad altre 12 sculture figuranti il gruppo Apostolico, furono rimosse dal Duomo di Orvieto nel 1897 su imposizione del Papa, che trovò un’incongruenza tra lo stile barocco delle stesse e il goticismo della Cattedrale.

La presentazione delle opere al pubblico

A lavoro ultimato, un velo bianco ha coperto il volto delle sculture, fino al 25 marzo, quando è stato annunciato e svelato il loro riposizionamento durante la cerimonia di restituzione, durante la Santa Messa concelebrata da S.Em. il Cardinale Ennio Antonelli e S.E. Mons. Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto – Todi, cui la Gondrand by Fercam è stata onorata dall’invito di partecipazione.