22 marzo 2017 - by: Paolo Sartor

Come saranno i tir del futuro?

La tecnologia permetterà il miglioramento delle prestazioni dei veicoli: come cambierà la mansione di autista?

Tir del futuroSono oltre 6.5 milioni i veicoli industriali adibiti al trasporto stradale delle merci, di questi circa un milione vengono impiegati nel traffico cargo di lunga distanza. Stime condotte dalla Unione Europea evidenziano che circa un quinto delle emissioni totali di CO2 viene prodotta dal trasporto stradale, di cui i veicoli industriali pesanti rappresentano circa il 25%. Le politiche ed azioni della Unione Europea finalizzate a rendere più efficiente ed eco–sostenibile la mobilità stradale delle merci hanno spinto tutte le case costruttrici di veicoli industriali a ricercare soluzioni innovative con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di marcia, cercare combustibili alternativi, ridurre i consumi di carburante ed abbattere il livello delle emissioni inquinanti e sonore. Proseguono inoltre gli sforzi delle case costruttrici di veicoli pesanti nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche che garantiscano una riduzione delle emissioni di particolato e minori consumi di carburante nell’ordine del 5 – 6 % con ingresso degli Euro 6. I consumi medi di azienda dotata di grande flotta grazie all’adozione degli Euro 6 passano dai 30 litri per 100 km ai 28,8 litri/100 km. Si segnalano gli sforzi di tutti i costruttori per ridurre il peso dei veicoli e rispondere all’incremento di peso – di circa 150 – 200 kg. – causato dall’installazione del filtro Euro 6. Le case costruttrici stanno inoltre svolgendo anche accurati studi in galleria del vento per migliorare l’aerodinamicità dei veicoli. Per ridurre i consumi di carburante si stanno progressivamente diffondendo nuovi sistemi che disinseriscono quando non necessari - staccando meccanicamente dalla catena cinematica - i compressori dell’aria il servosterzo, la ventola del radiatore e il compressore del climatizzatore. Inoltre si stanno introducendo sistemi intelligenti che in condizioni di marcia particolarmente gravose, come la marcia in salita, disinseriscono i sistemi di assistenza di cui è dotato l’automezzo per mettere a disposizione tutta la potenza sulla strada. I costruttori di pneumatici hanno introdotto nuovi modelli che in particolare per i mezzi utilizzati nel lungo raggio garantiscono una sensibile riduzione dei consumi. Infine sul fronte dei combustibili alternativi, il gas naturale ormai fa parte della fornitura della maggior parte dei costruttori di veicoli. Da qui al 2025, guidare un veicolo pesante sulle reti stradali della Unione Europea non sarà la stessa cosa di oggi. Sugli automezzi di nuova generazione saranno progressivamente introdotti molti sistemi di assistenza alla guida, saranno innalzati gli standard di sicurezza dei veicoli e gli autisti saranno nelle condizioni di poter svolgere anche nuove mansioni diventando dei veri e propri “manager dei trasporti”. Parallelamente tutti gli attori coinvolti nella filiera del trasporto stradale delle merci, dovranno adottare soluzioni e procedure tali da ridurre i consumi di carburante e al contempo ridurre le esternalità generate da questa modalità di trasporto i termini di inquinamento atmosferico e acustico, riduzione degli incidenti con feriti e morti, riduzione dell’usura delle infrastrutture di trasporto e congestione.
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