La nuova “rete centrale” proposta dalla Commissione Europea eliminerà le strozzature, ammodernerà l'infrastruttura e snellirà le operazioni transfrontaliere di trasporto per passeggeri e merci in tutta la UE. Ma partiamo da alcuni dati ufficiali: l’Unione Europea prevede l’
aumento di trasporto merci dell'80% entro il 2050, mentre quello passeggeri crescerà più del 50%; il
Libro Bianco sui trasporti della Commissione mira a trasferire il 30% dei trasporti di merci su strada con percorrenze superiori a 300 km verso
modalità più sostenibili, quali la ferrovia, il trasporto combinato strada-rotaia o le vie navigabili, entro il 2030, e più del 50% entro il 2050.
Questi dati evidenziano l’urgenza di infrastrutture adeguate che la politica europea dei trasporti e la rete
TEN-T possono fornire, garantendo anche un importante contributo al conseguimento degli obiettivi climatici. I trasporti sono fondamentali per un'economia efficiente nell'Unione Europea, ma mancano ancora molti collegamenti vitali. Le ferrovie europee, infatti, hanno 7 scartamenti diversi e solo 20 dei principali aeroporti e 35 porti sono collegati direttamente alla rete ferroviaria.
È evidente che senza collegamenti efficienti, l'Europa non può né crescere né prosperare. In accordo con queste premesse la Commissione Europea ha istituito una rete centrale di trasporto da realizzare entro il 2030, che fungerà da struttura portante dei trasporti nel mercato unico. La nuova rete centrale TEN-T si appoggerà su una rete globale di collegamenti che alimenteranno la rete centrale a livello regionale e nazionale.