Lo sviluppo dei porti e delle attività logistiche non possono viaggiare slegati
Lo sviluppo dei porti e delle attività logistiche non possono viaggiare slegati
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25 gennaio 2018 - by: Paolo Sartor

Lo sviluppo dei porti e delle attività logistiche non possono viaggiare slegati

Per rispondere alle esigenze del mercato è necessaria un’integrazione tra porti e sistema logistico

Sistemi portuali e logisticaI porti hanno un ruolo determinante nel favorire il trasferimento di elevati volumi di merci dalla via del mare ai punti terrestri di origine e destinazione, ma devono dar vita a un’integrazione con il sistema logistico, dialogando con le ferrovie, gli interporti ed i centri logistici. Esperti, manager e politici lo sostengono già da qualche anno: nei prossimi anni i servizi marittimi nazionali cresceranno considerevolmente, purché vengano risolti una serie di problemi che caratterizzano il nostro Paese. Per dare una risposta coerente con le esigenze del mercato attuale e futuro diventa allora fondamentale recuperare il ritardo di una mancata politica di programmazione e realizzazione di interventi per il settore della portualità, ma in generale del trasporto merci e della logistica del nostro Paese in una visione prospettica di medio-lungo periodo. Basti un dato: nel porto di Genova solo il 2% dei volumi di container in importazione varca i confini nazionali. Forse ciò che è mancato di più è stata una strategia chiara. Un dato è evidente: la competitività dei porti è sempre più legata allo sviluppo della logistica del Paese e in particolare all'efficacia ed efficienza dei servizi di collegamento con l’entroterra. L’accresciuta dimensione dei mercati fa si che sempre più frequentemente i tradizionali hinterland di riferimento di più porti si confondano nell'ambito di grandi sistemi logistici territoriali. In questo scenario vedere i porti come un sistema significa individuare i loro ruoli specifici nell'ambito di tale più ampio territorio al fine di valorizzare, nell'interesse comune, la complementarietà della loro offerta di servizi. Ad esempio, la creazione di piattaforme logistiche per l’Italia del nord che offrano servizi mirati ai porti del tirreno: Genova, La Spezia, Livorno, e dell’Adriatico Ravenna, Venezia e Trieste. Ma non possiamo dimenticare il Mezzogiorno, dove la portualità sta registrando importanti tassi di crescita dei volumi e un ampliamento dei servizi offerti al mercato.
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