Una vera boccata d’ossigeno per le Alpi
Una vera boccata d’ossigeno per le Alpi
Blog
10 maggio 2017 - by: Paolo Sartor

Una vera boccata d’ossigeno per le Alpi

Quali sono gli impatti per l'Italia dall'apertura della galleria del Gottardo e delle TEN-T?

Tunnel Gottardo e TEN TLo scorso 1 giugno 2016 è stata inaugurata la nuova galleria ferroviaria del Gottardo e dallo scorso 11 dicembre circolano regolarmente treni con una potenzialità massima giornaliera di 260 treni merci e 65 treni passeggeri. Ci sono volute 2600 persone, 17 anni e 11,1 miliardi di Euro di investimenti per realizzare la galleria di base del Gottardo che, con i suoi 57,1 km di lunghezza è il tunnel ferroviario più lungo al mondo. L’infrastruttura è parte fondamentale del Corridoio Paneuropeo numero 6 Genova – Rotterdam, della rete TEN-T e riguarda il potenziamento dell’asse ferroviario Lione/Genova-Basilea-Duisburg-Rotterdam/Anversa, prefiggendosi di collegare in maniera efficiente ed ecologicamente sostenibile il Mediterraneo con il Mare dei Nord, i porti del Southern con quelli del Northern Range. Allo stato attuale, infatti, il traffico merci sviluppato sul corridoio viene effettuato per il 75% nella modalità stradale e l’obiettivo dell’Unione Europea è di raddoppiare entro il 2020 la capacità di trasporto nella modalità ferroviaria. La nuova galleria di base del San Gottardo rappresenta il tassello più importante del più ampio progetto denominato “Alp Transit”, messo in campo dalla Svizzera a partire dal 1992 per favorire il trasferimento dalla strada alla ferrovia delle merci in transito lungo la direttrice Basilea - Chiasso. Un progetto che ha come obiettivo quello di tutelare la qualità dell’ambiente alpino: per fare un esempio, parte dei 28 milioni di tonnellate di rocce provenienti dallo scavo è stata usata per riqualificare la sponda meridionale del lago di Uri, braccio meridionale del lago dei Quattro Cantoni. Grazie alle minori pendenze e alla più elevata velocità di percorrenza della nuova galleria di base, il numero di treni merci potrà aumentare da 160 fino a 260 al giorno, nonostante il peso complessivo dei convogli possa crescere da 1.500 a 3.600 tonnellate. Un importante flusso di semirimorchi intermodali e container attraverserà il territorio elvetico e poi l’Italia su vagoni ferroviari con un impatto ambientale decisamente più contenuto rispetto all’attuale flusso camionistico. Al completamento dell’itinerario nel 2020 le nuove gallerie permetteranno il transito su rotaia di camion e contenitori alti fino a quattro metri dalla Germania e dai porti dell’Atlantico fino alla Pianura Padana (terminal intermodale di Busto Arsizio), ma ci sono tecnici che ipotizzano di prolungare la corsa di questi supertreni merci lungo l’Adriatico fino a Bari.
Condividere