Brexit: cosa cambia per importazioni ed esportazioni
Brexit: cosa cambia per importazioni ed esportazioni
Brexit: cosa cambia per importazioni ed esportazioni

Nuova modalità di gestione per gli scambi commerciali con il Regno Unito dopo la Brexit

Il 24 dicembre 2020, Gran Bretagna e Unione europea hanno raggiunto un accordo commerciale, fissando i termini per un futuro post-Brexit. L'accordo non prevede tariffe sugli scambi tra il Regno Unito e l'Europa continentale e non pone limiti alla quantità di merci che possono essere scambiate. Più in generale, l'intesa sulla Brexit è favorevole alla libera circolazione delle merci.
Sebbene siano stati repressi dazi e tariffe, per gli operatori commerciali che intendono continuare ad avere rapporti con l’Oltremanica sarà necessario emettere formalmente ed in maniera corretta una serie di documenti per poter sdoganare la merce destinata allo scambio. Commerciare con il Regno Unito diventa di fatto uno scambio con un Paese Terzo e, pertanto, assoggettabile all'art. 8, D.P.R. n. 633/72.
 
  • Innanzitutto sarà necessario disporre una attestazione di origine delle merci, redigibile anche tramite autocertificazione dell’esportatore. L'origine sarà determinata in base alle regole dell'accordo; saremo quindi nella sfera dell'origine preferenziale. Nel caso in cui il processo di produzione di un bene implichi anche l'impiego di materiali non originari delle due parti, ai fini dell'applicazione della regola del cumulo, l'accordo prevede che l'esportatore, per rendere la propria dichiarazione sull'origine preferenziale, debba acquisire la dichiarazione del fornitore, secondo il modello previsto all'ANNEX ORIG-3, che contiene la specifica dell'origine dei materiali non originari utilizzati. Tale dichiarazione può avere anche la forma di dichiarazione a lungo termine nel caso di forniture ricorrenti da parte dello stesso soggetto.  Semplificando, non è necessario ricorrere ai certificati di origine non preferenziali rilasciati dalle Camere per l'esportazione verso il Regno Unito, a meno che non si tratti di merce originaria di un Paese terzo. 

    È stato inoltre previsto dall'Accordo il mutuo  riconoscimento della qualifica di AEO e Esportatore Autorizzato, aspetto quest'ultimo che faciliterà di gran lunga le procedure doganali prevedendo che si possa con autocertificazione dichiarare la conformità regolamentare per i prodotti a basso rischio e agevolazioni per altri prodotti specifici. 
  • Oltre alla dichiarazione di origine preferenziale e le relative prove d'origine, gli esportatori dell'Unione dovranno essere iscritti anche al REX, chiarendo che in attesa dell'attivazione del nuovo Portale unionale REX. Gli operatori che risultano ancora privi del codice REX, potranno rendere la dichiarazione di origine indicando il proprio codice EORI. Quest’ultimo è il codice identificativo per i soggetti economici nel territorio doganale dell’UE. Serve per poter effettuare operazioni doganali in import e in export e per ottenerlo è necessario registrarsi presso l’autorità doganale competente. L’EORI in Italia è composto da codice ISO alpha-2 dell’Italia “IT”, seguito dal numero di P.I o CF. 

     
 

Come fare per presentare il proprio prodotto in dogana?

Per poter presentare il proprio prodotto in dogana bisogna munirsi di una serie di documenti:
  • fattura commerciale o proforma
  • packing list
  • documento di trasporto (CMR, B/L, AWB)
  • dichiarazione di libera esportazione
  • se richiesti, certificati veterinari/sanitari ed autorizzazione d’esportazione per beni “dual use”.
Cosa cambia, quindi, nelle relazioni tra l’Europa e il Regno Unito, rispetto al commercio tra Paesi appartenenti all’UE? In questa lista trovi tutte le differenze nel commercio con il Regno Unito
Potete anche seguire il nostro webinar sulla Brexit, dove vi daremo supporto per sciogliere i dubbi che accomunano le aziende come la vostra!

Sfoglia la nostra guida dedicata alla Brexit

La conferma di una Soft-Brexit è stata un vero e proprio regalo di Natale per le società che operano o esportano in territorio britannico e per molte categorie di beni e servizi. Sebbene siano stati repressi dazi e tariffe, per gli operatori commerciali che intendono continuare ad avere rapporti con l’Oltremanica sarà necessario emettere formalmente ed in maniera corretta una serie di documenti per poter sdoganare la merce destinata allo scambio.

FERCAM ha redatto questa guida a seguito di 3 incontri webinar, durante i quali i nostri esperti hanno risposto alle domande dei partecipanti e chiarito i dubbi riguardanti i nuovi accordi per il commercio con il Regno Unito.

Guarda i nostri webinar

Brexit: Facciamo chiarezza! (parte 3)

Origine preferenziale, prove d’origine, certificati veterinari e/o sanitari, Eori, Incoterms, IVA… sono tanti gli aspetti da considerare e gli adempimenti da eseguire per poter commerciare con il Regno Unito. I dubbi degli operatori sono ancora molti e tendono a frenare il traffico di merci su questa rotta nonostante l’accordo stipulato non preveda l’applicazione di dazi. Con questo terzo webinar dedicato alla Brexit, approfondiremo gli aspetti legati all’importazione di beni da UK e risponderemo alle vostre domande in diretta.

Brexit: Facciamo chiarezza! (parte 2)

Dopo aver posto le basi teoriche nella prima parte dell'intervento, in questa seconda parte andremo ad approfondire in maniera pragmatica alcuni punti chiave che permettono di gestire efficacemente le pratiche burocratiche.

Brexit: Facciamo chiarezza! (parte 1)

Dal 1° gennaio 2021 le aziende che intrattengono relazioni commerciali con il regno d’oltremanica devono senza dubbio però prepararsi a gestire nuove pratiche doganali. FERCAM organizza dei webinar formativi, volti a fare chiarezza in merito agli adempimenti indispensabili da conoscere per prepararsi al post Brexit.
Hai bisogno di altro aiuto?
Sul sito web della Commissione europea sono disponibili oltre 70 avvisi sui preparativi riguardanti un’ampia gamma di settori economici. Sono concepiti per aiutare tutti gli operatori del mercato a prepararsi, sono continuamente aggiornati con l’aggiunta di ulteriori settori e informazioni e saranno tradotti in tutte le lingue dell’UE. La invitiamo a consultare i siti web dei servizi e delle agenzie della Commissione europea attivi nel settore che interessa Lei e la Sua impresa. Per ottenere ulteriori informazioni e assistenza La invitiamo a rivolgersi alle autorità nazionali, alla locale Camera di commercio e dell’industria o alla competente associazione di categoria.

Link dal sito del Governo italiano:
http://www.governo.it/it/approfondimento/brexit/12733
Altri link utili
Per aiutarvi a rimanere ulteriormente aggiornati, qui sotto trovate alcuni link utili, con informazioni specifiche riguardo alla Brexit e alle relative implicazioni di gestione. Trovate inoltre una serie di documenti scaricabili, con le linee guida per i flussi import/export, ed una check-list che vi guidi ai passaggi preparatori

Codice Eori

HS code

Modello operativo di frontiera (Border Operating Model)

Guida all’importazione merci

Guida all’exportazione merci

Nuovi dazi doganali del Regno Unito

Informazione sul periodo di transizione

Come ottenere un numero EORI del Regno Unito per gestire il traffico all’interno dell’UE

Helpline HMRC

L'approccio del Regno Unito al protocollo dell'Irlanda del Nord

Progetto di accordo di libero scambio

Ulteriori orientamenti sono reperibili nella comunicazione della Commissione "Prepararsi alla svolta" e negli "Avvisi sui preparativi" ai portatori di interessi dei singoli settori, pubblicati dai servizi della Commissione

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