Come si trasporta un’opera d’arte?
Come si trasporta un’opera d’arte?
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24 giugno 2022 - by: Eleonora Castagna

Come si trasporta un’opera d’arte?

Che cosa si cela dietro le quinte di una mostra, di una esposizione d’arte? Tra gli attori che rendono possibile per lo spettatore vivere quel momento di incanto di fronte ad un’opera, c’è anche un team di operatori logistici specializzati nel settore del Fine Art, che sa come trasportare con la dovuta cura questi beni così unici.

Come si trasporta un’opera d’arte?
La movimentazione delle opere d’arte e l’installazione presso i luoghi espositivi è un’attività estremamente delicata e complessa, poiché si trattano beni artistici dal valore culturale spesso inestimabile, ognuno dei quali richiede un intervento specifico e tecniche dedicate. Per soggetti pubblici o privati che necessitano questo tipo di servizio, rivolgersi ad un trasportatore specializzato significa poter operare nell’ottica della massima tutela dell’opera.
 
«L'operatore logistico che movimenta l'arte contribuisce alla tutela e alla valorizzazione di un prodotto unico. Le specificità e il valore dell’oggetto d’arte da movimentare implicano la necessità di una logistica altamente specializzata, che preveda l’attenzione alla sicurezza nei più piccoli dettagli e la cura di un complesso progetto logistico. Progetto che è di volta in volta unico, come uniche sono le opere stesse; e anche se si trattasse di movimentare la stessa opera più volte, diversi sarebbero il luogo e il tempo di destinazione, le modalità di allestimento e di fruizione, e le altre attività connesse (oltre al trasporto, il deposito, l’imballaggio, la valutazione di rischio, l’assicurazione, le pratiche ministeriali e/o doganali). La peculiarità degli operatori di servizi logistici dedicati all'arte, quindi, si estrinseca nella loro elevata specializzazione: conoscenza e competenza rivolte alla tutela del bene culturale movimentato e, contestualmente, alla sua valorizzazione nell’esperienza di fruizione per il pubblico», commenta Alessandra Cozzolino, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese nel Dipartimento di Management della Facoltà di Economia presso la Sapienza Università di Roma, dove insegna e conduce attività di ricerca in ambito di supply chain management, e attualmente impegnata proprio sullo studio del management culturale e della logistica dell’arte.


Logistica d’arte significa in primo luogo gestione del rischio

Quello che l’operatore logistico si trova a dover maneggiare nel settore Fine Art è spesso un carico estremamente fragile e prezioso, il cui valore va ben oltre quanto espresso in termini economici. L’obiettivo primario di chi eroga questo tipo di servizio è proteggere l’opera nel corso delle operazioni, limitando il più possibile i rischi insiti nelle attività di ritiro, spostamento e installazione.

Per questo motivo, ogni bene richiede un intervento ad hoc che deve essere pianificato minuziosamente, con un piano operativo che viene studiato nel dettaglio. Al contempo, esperienza e competenza risultano cruciali per fare fronte ad imprevisti, affinché variazioni in corsa ed esigenze improvvise possano essere immediatamente gestite nel modo più idoneo.

«Si tratta», spiega la Prof.ssa Cozzolino, «di una logistica speciale e personalizzata, con soluzioni “su misura” realizzate ad hoc nell’ambito di una dettagliata progettazione, che può includere interessanti margini di innovazione. Innovazione che è richiesta per la risoluzione di specifiche esigenze gestionali ed organizzative, che possono manifestarsi nel momento progettuale, durante la realizzazione, oppure in risposta ad emergenze. Tali innovazioni possono riguardare strumenti, tecniche e processi, anche in ambito tecnologico e digitale».

Anche dotarsi di strumentazione all’avanguardia risulta essere quindi elemento indispensabile per limitare sbiaditure, macchie, impronte nonché possibili impatti, cadute, urti che possono causare rotture, usure e compromettere l’integrità dell’opera d’arte. Occorre prestare attenzione anche alla temperatura, all’umidità dell’aria, all’intensità della luce ed evitare un contatto con eventuali prodotti chimici che potrebbero alterare lo stato di conservazione del bene.

 
Quel dettaglio nascosto: gli imballaggi e le loro temperature

Per gestire adeguatamente il rischio, il trasportatore di beni Fine Art progetta e realizza imballi di qualità su misura, conformi cioè alle univoche caratteristiche tecniche di ciascuna opera, al peso e volume, nonché alla modalità di trasporto individuata (su strada, via aereo o mare). Si tratta di imballi costruiti con materiali certificati, ignifughi, impermeabilizzanti e all’occorrenza dotati di sistemi di climatizzazione per garantire il trasporto in totale sicurezza.

«In quest’ultimo caso si provvede generalmente alla consegna preventiva della cassa predisposta per l’opera d’arte almeno un giorno naturale in anticipo rispetto alla data ed orario previsto per le operazioni di movimentazione», illustra Chiara Prisco, FERCAM Fine Art Business Unit Manager. «Ciò viene operato anche al termine del viaggio del Bene, affinché l’opera possa vivere un periodo di acclimatamento all’atto della consegna prima dell’apertura dell’imballaggio e prima della sua installazione. In altre parole, si concede così alla cassa di potersi adattare alle condizioni in cui normalmente viveva l’opera prima della sua partenza e di rilasciarle gradualmente durante il percorso, fino a permettere un modulato anticipo delle condizioni della Sala espositiva successiva, durante le 24h di sosta prima dell’imballaggio».

Per registrare tali parametri, il trasportatore d’arte provvede generalmente all’installazione di un Datalogger all’interno della cassa, al fine di condividere con il Cliente singolo o con il Museo Prestatore ed il Museo Ospitante una puntuale disamina dei parametri di temperatura e umidità che l’opera ha vissuto durante il suo transito. I risultati dei dati di registrazione del Datalogger vengono condivisi in tempo reale con tutte le Parti coinvolte affinché si possa analizzare con precisione il tipo di stress e condizione vissuto dall’opera durante il suo viaggio.

 
FERCAM Fine Art: servizio speciale ad alto valore aggiunto

In qualità di operatore di trasporto e logistica multispecializzato, nella sua Divisione Special Services FERCAM dispone di una squadra di professionisti del settore Fine Art, dedicata alla gestione di tutte le attività connesse alle movimentazioni nel comparto Belle Arti. La mera fase di trasporto, seppur importantissima, è infatti solo uno dei servizi che vengono effettuati. FERCAM Fine Art si propone come partner su tutti i livelli, dalla prima consulenza tecnica fino al posizionamento e allestimento dell’opera d’arte, occupandosi di: 
  • Confermare le dimensioni, il valore, il materiale del bene
  • Espletare eventuali pratiche doganali di import/export
  • Effettuare un sopralluogo in sede (misurazione delle opere, constatazione dei requisiti di trasporto)
  • Progettare e produrre imballaggi ad hoc a cura di tecnici specializzati
  • Organizzare il servizio di ritiro
  • Verificare le condizioni del bene previo inizio lavorazioni
  • Curare la fase di deposito (con magazzini dotati di sistemi di sicurezza, anche in termini di temperatura e climatizzazione)
  • Trasportare l’opera con veicoli specificatamente equipaggiati
  • Consegnare il bene, effettuando una verifica delle sue condizioni ed installazione (se prevista)
  • Gestire all’occorrenza deposito ed altri servizi accessori, sulla base delle esigenze del committente 
Commenta Chiara Prisco: «ci convinciamo ogni giorno di più della meraviglia intrinseca nel nostro lavoro. Ogni progetto è diverso dall’altro, ogni Opera chiede di essere studiata, conosciuta, rispettata. È difficile generare una ‘regola’ e parlare di un ordine generale delle cose nel nostro ambito. Ogni situazione ha la sua specificità da dover analizzare e cui appassionarsi con minuzia ed attenzione».

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